Definizione di infertilità

Si intende comunemente per infertilità la condizione in cui una coppia, dopo due anni di tentativi per concepire non ha conseguito una gravidanza. Il temine sterilità rimane invece riservato ai casi in cui sia accertata l’assoluta impossibilità al concepimento.
In questi ultimi anni grazie allo sviluppo di nuove terapie mediche e della tecnologia riproduttiva sono diventati più rari i casi di sterilità irreversibile Questo non vuol dire che tutti possono avere un figlio, ma che, dopo uno studio accurato delle caratteristiche di ogni singola coppia infertile è possibile esprimere un parere circa la tecnica più opportuna nel caso in questione e formulare una previsione circa le percentuali di successo di quella tecnica nel caso di quella specifica coppia.

Le possibilità di gravidanza per ogni tentativo terapeutico possono essere oggettivamente molto basse. A volte invece esse possono essere basse solo in apparenza. Per meglio comprendere questo concetto, è necessario tenere conto di alcune caratteristiche riproduttive della specie umana e di come esse vengono influenzate da fattori ambientali e comportamentali.

La specie umana è in assoluto poco fertile rispetto a quasi tutti gli altri mammiferi. Una coppia giovane, sicuramente fertile, con regolare attività sessuale non ha più del 20 – 25% di possibilità di concepire per ogni ciclo ovulatorio. Quindi le tecniche di Riproduzione Assistita (PMA) spesso consentono alla coppia infertile di avvicinarsi o raggiungere le fisiologiche percentuali di gravidanza per ciclo delle coppie fertili.

La fertilità nelle popolazioni occidentali è ulteriormente diminuita a causa della ormai consolidata abitudine a posticipare la data della ricerca di gravidanza per motivi culturali e di costume (problemi di carriera, lavoro, casa e così via). La fertilità della donna é infatti massima intorno ai 20 25 anni, per poi decrescere gradualmente fino alla menopausa. Dopo i 36 anni la fertilità risulta già sensibilmente ridotta.

Il potenziale di fertilità maschile delle popolazioni occidentali ha subito negli ultimi 10- 15 anni un calo allarmante, che viene attribuito a fattori ambientali (presenza di agenti inquinanti), condizioni di lavoro (sedentarietà) e stili di vita (uso di farmaci, fumo, alcool, stress). Oggi l’infertilità maschile rappresenta una percentuale ragguardevole dei casi di infertilità di coppia.

Infertilità femminile

Le cause anatomiche e l’anovulazione costituiscono le più frequenti cause di sterilità nella donna. Nel 30-40% delle pazienti affette da infertilità si riscontra inoltre una peculiare forma di malattia pelvica, l’endometriosi. Esistono poi cause poco definite quali quelle dovute ad alterazioni del muco cervicale o a meccanismi immunologici.

Cause anatomiche:

  • Uterine: malformazioni uterine,sinechie uterine (aderenze intrauterine), setti uterini, fibromi sottomucosi ed intramurali, polipi uterini e processi infiammatori.
  • Patologia tubarica: assenza congenita delle tube ( rara), ostruzioni da agenti infettivi ( M.tubercolosis, N. gonorrea, Chlamydia), ostruzioni parziali ototali dovute a pregressa chirurgia pelvica ( presenza di aderenze) e infezioni peritonitiche ( appendicite).

 

Anovulazione:

Le cause più frequenti di anovulazione cronica o di difettosa ovulazione sono il difetto di peso ( in eccesso e in difetto), la sindrome dell’ovaio policistico(PCO) e l’iperprolattinemia

Endometriosi:

si definisce endometriosi la presenza , in sede ectopica, di tessuto endometriale che risponde ai normali stimoli ormonali ciclici. Essa produce una infertilità legata alle aderenze prodotte , limita la funzionalità ovarica e\o tubarica ed altera i meccanismi immunologici legati alla fecondazione.

Infertilità maschile

Per una corretta diagnosi di sterilità maschile, è di fondamentale importanza un’accurata raccolta anamnestica. Essa deve essere volta ad evidenziare, tra l’altro, pregressi interventi chirurgici o patologie (infettive, endocrine, dismetaboliche) che possono incidere notevolmente sulla fertilità maschile. Si indagherà, inoltre, sulle abitudini sessuali del maschio, sulla libido, sull’erezione, sull’eiaculazione. Inoltre, non dovrà essere trascurata l’eventuale assunzione di droghe, alcol e particolari farmaci, l’abitudine al fumo, l’esposizione a sostanze tossiche, a radiazioni, a microonde ed alte temperature.

All’anamnesi deve far seguito un approfondito esame obiettivo in cui andranno valutati, in particolare: caratteri sessuali secondari; anomalie a carico del pene; ginecomastia; varicocele o idrocele; sede, consistenza e volume dei testicoli; stato dei tubuli seminiferi e delle vie genitali escretrici; pressione arteriosa.

L’esecuzione di specifici esami di laboratorio e strumentali conclude l’iter diagnostico per i casi di sterilità maschile. Quelli più comunemente praticati includono l’esame macro- e microscopico del liquido seminale, l’analisi chimico – batteriologica del plasma seminale, il dosaggio di specifici ormoni, i test di penetrazione spermatica (ad es. post coital test, ormai abbandonato), i test immunologici (test di immobilizzazione, test di agglutinazione, ecc.), l’esame del cariotipo, i test di pervietà delle vie escretrici e la biopsia del testicolo.

Infertilità di coppia

Ci sono casi in cui, pur non essendo sterile né l’uomo né la donna, una coppia non riesce ad avere figli. Le ragioni possono essere diverse; in alcuni casi addirittura sconosciute e per questo vengono definite “idiopatiche”, in altri sono da attribuire ad una “incompatibilità” tra i partner (cause cervicali e immunologiche).

Le sterilità idiopatiche, e cioè inspiegabili, riguardano circa il 15-20% del totale delle sterilità.

Si arriva a formulare questa diagnosi quando la coppia dopo due anni di rapporti non protetti e regolari non ha avuto un concepimento, quando l’anamnesi e la visita obiettiva dei partner non hanno messo in evidenza alterazioni, quando gli esami di laboratorio e strumentali eseguiti sia sull’uomo che sulla donna non hanno evidenziato problemi.

Spesso, è bene ricordarlo, quando si approfondiscono gli esami e quando si eseguono indagini più affidabili e mirate (ad esempio la laparoscopia al posto dell’isterosalpingografia) alcune sterilità cosiddette “idiopatiche” trovano una loro spiegazione.